Mi ricordo quando la sezione “Lavoro” dell’oroscopo la saltavo a pie’ pari, ora invece è la prima cosa che guardo, che l’amore ce l’ho e la salute ancora m’accompagna.
Mi ricordo quando ai laureati si chiedeva “E adesso che farai?”, mentre ora certe domande sembrano inopportune e fuori luogo, come chiedere a una vedova al funerale del marito se ha intenzione di risposarsi a breve. Continua a leggere
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Jonathan Coe e il Libro (im)Possibile – Parte II
Ci eravamo lasciati che ero nella sala stampa del Libro Possibile ad aspettare che Jonathan Coe terminasse di autografare fino all’ultima copia dell’ultimo fan.
Quello che non vi ho detto è che dopo sono venute le foto con lo staff, e le interviste rubate con la scusa di farsi autografare un libro… e insomma ovviamente alla fine Jonathan era decisamente provato e la sua accompagnatrice già cominciava a dire “no, ok, adesso basta, dobbiamo andare”. Come ‘basta’?! Io ho un’intervista da fare! Ho delle domande, ho delle cose da dire a quest’uomo! Mi faccio strada tra la gente e sperando di non fare una gaffe clamorosa mi avvicino alla tipa: “Sonia?”. Continua a leggere
Jonathan Coe e il Libro (im)Possibile – Parte I
ovvero: Una cosa divertente che non farò mai più #1
Le prestazioni occasionali hanno un vantaggio: occasionalmente danno delle belle soddisfazioni. Soddisfazioni talmente grandi che ti fanno dire chissenfrega-della-fatica-dello-stipendio-del-superlavoro-delle-corse-chissenefrega. Uno dei miei quattro lavori, per esempio, ha un potere: può farti incontrare la gente che hai sempre desiderato incontrare. È successo alla mia amica e collega Adele, adoratrice dei Monty Python da una vita, che ha potuto chiacchierare con Michael Palin; e ieri è successo anche a me, quando finalmente ho pututo chiedere a Jonathan Coe tutto quello che avevo da chiedere.